Per l’illuminazione delle nostre abitazioni, spesso abbiamo lampadari, lumi e plafoniere che utilizzano le lampade alogene, ossia lampade che hanno un grosso potere in termini di irradiazione di luce. Quando queste lampade si fulminano e vengono sostituite, non facciamo attenzione ad alcuni aspetti che, se curati, possono allungare la vita della lampada appena montata.
Dopo avere costatato che la lampada alogena del nostro lampadario, lume, plafoniera, piantana o quant’altro, si è bruciata, procediamo così: togliamo l’alimentazione (la corrente) al nostro lampadario e, una volta che la lampada si è raffreddata, estraiamola. Successivamente, togliamo dalla confezione la nuova lampada, maneggiandola con pollice ed indice attraverso la spugnetta in dotazione.
Risulta essere fondamentale che le nostre dita non vengano a contatto con la lampada, perciò innestiamo la lampada nell’alloggio dedicato del lampadario con molta attenzione, senza urtarla. Il motivo per cui questa lampada, rispetto alle lampadine tradizionali, ha bisogno di più attenzioni, deriva dal fatto che queste lampade risentono della variazione di temperatura.
Toccando con le dita direttamente l’involucro di vetro della lampada, trasmettiamo infatti il nostro calore corporeo, che va ad alterare il funzionamento regolare della lampada, provocando una riduzione della durata della stessa (addirittura può fulminarsi alla prima accensione). Infine, ricordiamoci che queste sono lampade che riscaldano moltissimo ed hanno bisogno di ventilazione, quindi non ostruiamo per nessun motivo l’areazione della stessa e non copriamola mai con nessun oggetto, perché il rischio di incendio è elevato.