Il running è uno sport molto diffuso tra chi vuole tenersi in forma, è tra i più dispendiosi in termini di calorie consumate e garantisce effetti benefici non solo a livello fisico. Risulta essere un’attività sconsigliata solo a chi è in sovrappeso e a chi soffre di problemi articolari (ginocchia e caviglie sono molto sollecitate) o alla schiena.
Per praticare questo sport non è necessario affrontare particolari spese. Esistono indumenti tecnici in grado di permettere una corretta traspirazione o accessori anche molto utili, come cardiofrequenzimetro e orologio running, ma non indispensabili. L’unica cosa fondamentale sulla quale non si deve risparmiare, ma che spesso è sottovalutata, è proprio la scelta delle scarpe. Essendo uno sport ad elevato impatto a livello articolare, specialmente se viene praticato come spesso capita su superfici dure come l’asfalto, le scarpe hanno la funzione di ammortizzare o stabilizzare il piede in base alle proprie esigenze, al tipo di allenamento svolto e alle proprie caratteristiche fisiche.
Per la scelta delle scarpe da running bisogna considerare la frequenza e durata degli allenamenti ai quali si è soliti, il proprio peso, e soprattutto il tipo di appoggio dei piedi. Dopo l’impatto col terreno, che avviene con il tallone, il piede effettua una rotazione verso l’interno chiamata pronazione. Se questo movimento è eccessivo, sei un iperpronatore. Se al contrario è troppo limitato, sei un supinatore. Altrimenti hai un appoggio normale. Per capire a quale categoria appartieni puoi controllare come è consumata la suola di un paio di scarpe usate e osservare la forma della pianta dei piedi. Se è molto arcuata sei probabilmente supinatore, se è piatta sei iperpronatore. E’ possibile a tal fine, effettuare anche il “Test dell’orma”, appoggiando il piede bagnato su un foglio di carta ed osservandone l’impronta.
Le scarpe per la corsa sono classificate in 4 categorie principali: A1: superleggere e poco ammortizzate adatte solo per le gare e per atleti veloci e “leggeri”; A2: intermedie, utilizzabili anche per allenamenti; A3: massimo ammortizzamento, sono le più diffuse e adatte alla maggior parte dei corridori con appoggio neutro o in supinazione. Indicate anche a chi pesa più di 80 Kg; A4: stabili, adatte agli iperpronatori, sono di regola più pesanti e rinforzate. E’ comunque sempre utile rivolgersi a negozi specializzati ed affidarsi a personale competente per la scelta della scarpa giusta per le proprie esigenze.
Inoltre, la qualità e la tecnologia impiegata nella scarpa giocano un ruolo significativo. L’industria delle calzature sportive è in continua evoluzione, offrendo scarpe sempre più avanzate dal punto di vista tecnologico, in grado di garantire performance ottimali e prevenire infortuni. È bene quindi informarsi e scegliere un prodotto che benefici della ricerca più recente nel settore.
Non meno importante è la prova pratica. Nonostante tutte le analisi e le valutazioni, l’elemento più indicativo resta la sensazione che si prova indossando le scarpe. È necessario che ci si senta a proprio agio e che la scarpa “calzi a pennello”, senza zone di eccessiva pressione o aree troppo larghe che potrebbero causare sfregamenti.
Ricorda che le scarpe da corsa dovrebbero offrire un buon supporto per l’arco plantare e una ammortizzazione efficace, proteggendo i piedi e assorbendo gli impatti durante la corsa. Per questo, è saggio scegliere scarpe progettate specificamente per la corsa, evitando di utilizzare scarpe casual o da camminata.
Infine, è opportuno considerare anche il proprio budget, ma senza sacrificare la qualità e la sicurezza. Una buona scarpa da corsa può essere un investimento significativo, ma ne vale la pena per garantire una pratica salutare e priva di rischi.
Quindi, munisciti di pazienza e dedica il tempo necessario per trovare la scarpa che fa per te, valutando con cura tutti gli aspetti e non trascurando l’importanza di una calzatura di qualità nella pratica della corsa.