Il genere iris è diffuso in tutto l’emisfero dall’Europa fino alle regioni lontane dell’Asia, e dal nord Africa fino agli stati uniti settentrionali; ci sono oltre duecento specie di questo genere botanico. Esistono di fatto iris rizomatosi ed iris bulbosi; gli studiosi di tassonomia dividono il genere in sottogeneri inferiori; dipende se il fiore presenta tuberi o rizomi, e dipende dalla forma del fiore stesso.
Gli iris producono fusti eretti su cui sbocciano uno o più fiori, dotati di sepali che tendono verso il basso, mentre altri tre petali sono rivolti verso l’alto. Alcune specie hanno una certa peluria colorata su tepalie vengono definiti barbata; alcuni iris, invece, presentano alle estremità petali e tepali rivolte verso il basso ed allargate a formare un labello.
Queste specie, oltre che i suoi ibridi, presentano un tozzo rizoma strisciante molto diffusa nei giardini europei: in natura è anche molto diffusa nei boschi di tutta Europa. I rizomi tendono con il passare del tempo a produrre colonie di foglie caduche; in primavera assistiamo alla produzioni di foglie dalla particolare forma di spada, e di colore grigio verde. Dopo la metà della stagione primaverile ogni rizoma produce uno o più fusti eretti alti fino ad un metro e di forma cilindrica.
Questi fusti portano boccioli a forma di mandorla: da questi boccioli spunteranno fiori di grandi dimensioni, con i tre petali allargati, rivolti verso il basso e aperti, oltre a tre petali rivolto verso l’alto.
Esistono numerosi ibridi di questa specie, che sono dei colori più diversi: i colori vanno dal rosa fino alle tinte porpora e dal giallo al marrone, oltre che dal viola al verde; tutte sono caratterizzate da maculature e striature con colori fortemente contrastanti. Si tratta di piante facili da coltivare anche da parte dei coltivatori meno esperti e che non necessitano di grosse cure: è sufficiente posizionare il rizoma in un terreno fresco che riceve qualche ora di sole tutti i giorni.