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Patrick Gaubert

Blog di Patrick Gaubert

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Guide

Come Perdere Peso con il Fit Cycle

Si torna in città, si riprende a lavorare, la sera con i soliti amici a fare le stesse cose, un po’ di dieta per perdere i chili di troppo presi durante i bagordi estivi, insomma la solita vita di tutti i giorni.

Ma quest’anno c’è qualcosa di diverso nell’aria: qualcuno avrà già sentito delle novità sponda fitness della nuova stagione, nuovi modi di allenarsi, di tonificare i muscoli divertendosi. Stiamo parlando del Fit Cycle, una nuova disciplina che, siamo pronti a scommettere, invaderà tutte le palestre d’Italia nel medio periodo. Il Fit Cycle è un allenamento su una cyclette, al chiuso, che combina ai movimenti del fitness una lunga pedalata. Molto coinvolgente ed entusiasmante se viene fatto in gruppo con la musica e un istruttore, il Fit Cycle è perfetto per perdere peso, modellare e tonificare i propri muscoli.

La nuova disciplina indoor è adatta a tutti, è molto semplice da praticare e non c’è bisogno di alcuna conoscenza o nozione di fitness. La cosa migliore da fare è iscriversi ad un corso e affidarsi al proprio istruttore che vi indicherà al meglio come muovervi sopra la bicicletta, come interessare maggiormente nel vostro movimento alcune fasce di muscoli invece che altre, come tonificare una parte o un’altra. Qualcuno lo chiama anche spinning in bici visto che molti movimenti dello spinning sono utilizzati durante la pedalata.

Il Fit Cycle è simile all’Acquabike, di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa, sebbene quest’ultima si pratichi immersi in una piscina con la forza dell’acqua a rallentare i movimenti. Il Fit Cycle ha bisogno di una cyclette e di tanta voglia di allenarsi. E’ uno sport indoor che può essere praticato anche a casa. Chi di voi non ha una cyclette in casa che non fa altro che prendere polvere? Pedalare in casa è infatti molto noioso, o lo può diventare, ma con il Fit Cycle si dà brio all’allenamento. Provate a riutilizzare le vostre cyclette in disuso, mettete un po’ di musica, prendete qualche nozione di Fit Cycle e vedrete che i vostri allenamenti saranno sempre più divertenti. E inoltre si vedranno anche i risultati dell’esercizio, il vostro corpo vi ringrazierà e vi sentirete in forma come non mai.

Come Proteggere gli Animali Domestici dalle Pulci

Ehi tu, torna dentro, è la frase più comune che i padroni di cani e gatti pronunciano ogni sera, al momento di chiudere casa. Con la bella stagione però, oltre a Fido, potrebbero entrare in casa anche degli ospiti parecchio indesiderati: i parassiti. Ecco come proteggere gli animali domestici dai rischi di stagione.

Esistono parassiti che vivono sul manto dell’animale come pulci e zecche, detti ectoparassiti. Ci sono poi organismi che vivono all’interno degli animali, come coccidi e tenie, detti endoparassiti. Il clima, che comincia a diventare caldo e più umido man mano che ci addentriamo nella primavera, contribuisce al loro proliferare. Gli animali che vivono all’aperto o che trascorrono molto tempo fuori sono l’obiettivo preferito dei parassiti, che attaccano però animali già “predisposti” al contagio. Fortunatamente, ci sono dei semplici rimedi che potranno aiutare ad alzare le loro difese immunitarie.
Non saltare le vaccinazioni: segna in agenda i richiami delle vaccinazioni più comuni per il cane e per il gatto e non saltare gli appuntamenti. Inoltre, per i due giorni successivi al vaccino, tieni l’animale in casa: gli consentirai di riprendersi appieno.
Cura l’alimentazione: pasti regolari, con molte proteine, ogni giorno e senza cambi drastici di regime alimentare sono alcuni degli accorgimenti che rendono la dieta dell’animale funzionale e senza stress.
Fai scorta di antiparassitari: la scelta in commercio è davvero molto vasta tra spray, pastiglie, collari o shampoo, ma fai una verifica con il veterinario di fiducia, il vero punto di riferimento quando si tratta di proteggere gli animali domestici dai parassiti.
Tieni separati gli animali: se il cane è un tipo da tartufi, e il micio è un campione di salto sul divano, fai attenzione agli ambienti che gli animali occupano in casa e usa porte e stanze per separarli anche fisicamente.
Cuccia pulita, sempre: soprattutto per il cane, fai attenzione alla pulizia nella cuccia. Se il cane è già stato contagiato, lava la cuccia con acqua calda e aceto, senza ricorrere ad ulteriori prodotti chimici che confonderebbero l’animale, soprattutto se lo stai già trattando con un antiparassitario chimico.

Quali Esercizi non Bisogna Dimenticare in Palestra

Addominali, glutei, pettorali, fianchi, pancia piatta, gambe toniche: se sono le parole che vi ripetete più spesso da 2 settimane a questa parte, significa che avete ricominciato a frequentare la palestra!

La strada per tornare in forma dopo un’estate di vizi sarà una lunga salita… ma con determinazione e il giusto allenamento nessuna meta è irraggiungibile. In particolare, sono 5 gli esercizi che noi donne non dovremmo mai dimenticare di svolgere in palestra: sapete quali sono? Scopriamolo insieme!

Se pensate di poter fare a meno del riscaldamento, vi sbagliate di grosso. È fondamentale risvegliare i muscoli e portarli a regime prima di cominciare con l’attività fisica più intensa: non solo diminuisce il rischio di incorrere in fastidi a livello fisico, ci fa sentire più energiche e reattive. Per cominciare una seduta in palestra vanno più che bene anche solo 5-10 minuti di cyclette o di camminata veloce.
La leggenda narra che allenando gli arti superiori diventeremo sempre più “grosse”, assomigliando sempre più a delle culturiste, perdendo in parte la nostra femminilità. Sciocchezza a parte, la realtà è ben diversa: la crescita della massa muscolare è dettata principalmente da un’alimentazione iperproteica e dall’assunzione di ormoni, al contrario esercizi come i sollevamenti con i pesi liberi sono importantissimi per renderci sode. Più lavoriamo sui nostri muscoli, più saranno asciutti e tonici, risvegliando anche un metabolismo che non credevamo di possedere.
Esercizi mirati per gambe e glutei devono sempre trovare spazio nel nostro programma di allenamento. Lo squat (piegamento sulle gambe, con o senza manubri) e gli affondi (avanzamento con una gamba e ritorno alla posizione di partenza, con o senza manubri) ci permettono di lavorare sugli arti inferiori in maniera completa ed efficace: 3 serie per ognuno da 12-15 ripetizioni l’una, senza imbrogliare!
Quante volte ci dimentichiamo di sciogliere e distendere i muscoli? O meglio, quante volte non ne abbiamo proprio voglia? Se non volete rischiare di rimanere bloccate dopo un banale piegamento, la parola d’ordine è stretching! Non è solo prevenzione, è un vero e proprio allenamento delle fasce muscolari, che piano piano diventeranno più snelle ed elastiche. Ritagliatevi sempre del tempo per questa attività e dedicatevi più di quanto vorreste, i risultati si vedranno eccome già dopo 3-4 settimane.
Infine, abituiamoci a concludere la nostra seduta con dell’attività aerobica: favorisce il consumo di grassi, migliora la microcircolazione, combatte la ritenzione idrica. Se il tapis roulant vi fa venire l’orticaria solo a vederlo, buttatevi sullo stepper: i glutei ringrazieranno

Tutto chiaro? Curiamo l’intensità di ogni esercizio senza abbandonarci in full immersion disperate, 60/70 minuti a seduta sono più che sufficienti per lavorare bene sul nostro fisico. Ora non ci resta che indossare il nostro outfit preferito, le scarpe da ginnastica… e cominciare!

Zafferano – Quali Sono i Benefici

Qual è la spezia capace di farsi apprezzare a tavola e, allo stesso tempo, essere un vero e proprio elisir di lunga vita? Lo zafferano!

Dopo la cannella e lo zenzero, anche la spezia gialla per eccellenza sale sul podio per avere il giusto spazio tra i cibi che più fanno bene all’organismo. Soprattutto, il suo vantaggio indiscutibile è che, a differenza degli altri cibi carotenoidi come le carote, con piccole quantità otteniamo grandi effetti, ma partiamo dall’inizio.

Sapete da dove si ricava lo zafferano? Dagli stimmi del fiore dello zafferano, una pianta bulbosa che dà un fiore viola. La raccolta e la lavorazione dello zafferano richiedono molta manodopera perché la stessa pianta produce più fiori in tempi diversi e quelli aperti devono essere raccolti a mano senza danneggiare quelli che devono ancora schiudersi, ripetendo l’operazione man mano che i fiori si aprono; la quantità finale di zafferano che si ricava dal singolo fiore poi, è ridottissima! Ecco perché per il consumatore finale il prezzo è davvero alto! E ora elenchiamo i benefici reali di questa spezia, tenendoli a mente quando mangeremo il risotto alla milanese.

OTTIMO DIGESTIVO
Lo sapevate che la maggior parte dei liquori digestivi contiene zafferano? Grazie ai suoi aromi naturali questa spezia ha una notevole azione stimolante sull’apparato digerente aumentando la secrezione della bile e dei succhi gastrici facilitando la digestione. +1

LAVORAZIONE ARTIGIANALE
Le coltivazioni dello zafferano vengono attuate senza ricorrere a fertilizzanti e altre sostanze chimiche e anche la stessa lavorazione è artigianale: tutto questo rende lo zafferano un prodotto naturale e sicuro.

ZERO CALORIE
Pur regalando ai piatti bontà e sapore, lo zafferano ha il grande pregio di non aggiungere grassi e fornire pochissime calorie

SPEZIA DEL BUONUMORE
Il colore giallo dello zafferano è da sempre sinonimo di benessere e buonumore e questo effetto positivo si ottiene anche ingerendo alimenti gialli come appunto lo zafferano.

AFRODISIACO ANTICO E MODERNO
Nella mitologia greca Ermes, consigliere degli innamorati, utilizzava lo zafferano come afrodisiaco e oggi ne abbiamo anche le prove scientifiche.

VERSATILITÀ IN CUCINA
A tutte queste qualità ci aggiungiamo il fatto che con una spezia così versatile ci si può davvero sbizzarrire in cucina: dall’antipasto al dolce, alla scoperta degli accostamenti più insoliti.

Unica raccomandazione: attenzione al dosaggio! Il suo abuso può infatti portare a seri problemi in quanto ha un’azione tossica se assunto in grandi quantità.

Quale Tipo di Zucchero Scegliere

Occhiatacce, rimproveri, sermoni salutisti: a chi non è mai capitato di zuccherare il caffè o il cappuccino con la classica bustina di zucchero bianco e sentirsi preda di occhiate di disapprovazione da parte del salutista di turno? O peggio, magari siamo noi a lanciare sguardi ammonitori e a pronunciare arringhe infinite se il nostro compagno di colazione dolcifica il cappuccino con lo zucchero bianco? point_up

Perché diciamoci la verità, è in corso una crociata contro lo zucchero bianco, reo di rovinare la salute di denti, fegato e fisico in generale. Molto meglio lo zucchero di canna, no?

Ma ne siamo sicure? La verità infatti è un’altra.

ZUCCHERO BIANCO E ZUCCHERO DI CANNA SONO IDENTICI.
Dal punto di vista chimico entrambi contengono una molecola di fruttosio e una di glucosio; l’unica differenza sta nella melassa, contenuta nello zucchero di canna che gli dona quel gusto tipicamente dolce e “mielato”.
Anche l’apporto di energia è lo stesso: 4 calorie per grammo, così come l’indice glicemico, quindi se vogliamo dimagrire è del tutto inutile sostituire lo zucchero bianco con lo zucchero di cannaheavy_exclamation_mark

LAVORAZIONE DELLO ZUCCHERO BIANCO E DELLO ZUCCHERO DI CANNA
Lo zucchero bianco, derivato dalla barbabietola e diffusissima nelle nostre regioni, a cause delle intenso lavoro di raffinazione a cui viene sottoposto perde ogni elemento nutritivo presente originariamente nella radice della barbabietola (vitamine e sali minerali). Il processo di lavorazione poi prevede anche la purificazione dello zucchero grazie all’aggiunta di zolfo: questo fa sì che rimangano tracce di anidiride solforosa, ma in quantità davvero basse.
Lo zucchero di canna, derivato dalla pianta della canna da zucchero e diffusa nei paesi tropicali, subisce lo stesso processo di raffinazione, con la differenza che per lo zucchero di canna si aggiunge anche della melassa o del caramello. Questo tipo di zucchero di canna viene comunemente chiamato “grezzo’”, ed è quello che troviamo comunemente nei supermercati o nei bar.

CHE ZUCCHERO SCEGLIERE?
Lo zucchero più indicato per uno stile di vita più sano o per la dieta è lo ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE, che deriva sempre dalla canna da zucchero ma non subisce il processo di raffinazione e di conseguenza non perde le sostanze nutritive (vitamine e sali minerali).
L’unico problema è la sua poca diffusione.
Fermo restando l’importanza dello zucchero nella nostra dieta quotidiana, possiamo affermare un principio valido a prescindere da tutto:

Non è lo zucchero in sé ad essere dannoso, ma il suo abuso.

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